TECNICA

LA TECNICA PITTORICA di Carlo


Carlo Romiti dipinge da anni con le terre che egli stesso ricerca.

La pittura ha inizio nel momento stesso in cui raschia un argine e, con la mano, raccoglie le prime manciate di terra “di più ragioni di colori“, proprio negli stessi luoghi descritti da Cennini.
Il proseguire di una tecnica antica di millenni e la ricerca continua sul colore e sulle sue applicazioni, sono fonte di ispirazione.
Talvolta è la terra stessa, o una sua diversa tonalità, a suggerire l’opera, in un alternarsi di priorità tra soggetto e colore.

"E pervegnendo in un vallicello,
in una grotta molto salvatica,
e raschiando la grotta con una zappa,
io vidi vene di più ragioni di colori:
cioè ocria, sinopia scura e chiara, ..."


Cennino Cennini
"Il libro dell'arte o trattato della pittura"
XIV secolo


Carlo Romiti: le terre

le terre

Carlo Romiti: selezione delle terre

selezione delle terre

La terra grezza, ben asciugata, macinata a mano in mortai di pietra, setacciata e talvolta macinata ancora, viene mescolata con acqua, uovo o collanti vari, ma anche con olio di lino a seconda dei supporti usati.

La terra così trattata non ha bisogno di vernici finali poiché essa possiede e deve mantenere la sua propria “luminosità”.

L’uso di questa tecnica di antica tradizione pittorica non può che trovare conferma nell’ambiente e nelle scelte di vita dell’artista: un misurato isolamento nelle campagne tra San Gimignano e Volterra. I suoi cavalli, i suoi cani e nel vicino bosco caprioli e cinghiali sono, insieme al paesaggio, i soggetti preferiti ed il mezzo per ritrovare la parte ancestrale che è in ognuno di noi.
Carlo Romiti: macinatura delle terre

macinatura delle terre

Carlo Romiti: macinatura delle terre

macinatura delle terre

Carlo Romiti: impasto

impasto

Carlo Romiti: impasto

impasto

Carlo Romiti: Preparazione della tela

preparazione della tela

Carlo Romiti: pittura

pittura